La difficoltà o l’impossibilità a raggiungere o a portare avanti la maternità sono situazioni che comportano ripercussioni psicologiche molto forti.
Ripercussioni che riguardano sia l’uomo che la donna e che interessano una serie di vissuti fisici e psicologici collegati alla mancata gravidanza e al vissuto di infertilità. In molti casi, alle ripercussioni psicologiche date dall’impossibilità di concepire o di concepire nuovamente un figlio si aggiungono le pressioni sociali dirette e indirette come, per esempio, un contesto amicale e/o famigliare con la presenza di bambini e/o donne in gravidanza o la richiesta frequente da parte di persone vicine circa i progetti della coppia ad avere figli.
Situazioni che col tempo possono risultare talmente pesanti da portare la coppia all’evitamento di determinate persone fino al rimanere chiusi in casa in determinati giorni per non sottoporsi a questo tipo di circostanze che risultano notevolmente stressanti e comportano un forte disagio emotivo.
Il sostegno psicologico mira ad aiutare la donna o la coppia a recuperare modalità più funzionali ricreando un tessuto emotivo più forte e un approccio alla situazione più funzionale.
In molti casi, l’infertilità ha delle cause o concause psicologiche, per questo motivo, sottoporsi ad un percorso psicologico di supporto mirato è più che mai importante.
Inoltre, gli step per effettuare una procreazione medica assistita (PMA) possono comportare, essi stessi, ripercussioni psicologiche importanti, che possono riversarsi sullo stato emotivo aumentando i livelli di ansia e di stress, che sono disfunzionali per la procreazione.
Anche nei casi in cui, non ci si affidi ad un iter medico specifico, la persona che sta vivendo un disagio a causa dell’infertilità ha conseguenze psicologiche rilevanti che possono maggiorare il problema.
Proprio per questi motivi la Legge 40 del 19 febbraio 2004 “Norme in materia di procreazione medicalmente assistita” puntualizza l’esigenza di un servizio di sostegno psicologico nei centri di PMA.
Diverse ricerche hanno mostrato come un approccio che integri l’apporto medico e quello psicologico accresca la possibilità di risultati positivi e la soddisfazione del paziente, riduca le reazioni psicologiche negative e aiuti meglio i pazienti a concludere la loro esperienza (Galhardo A. et al., 2015; McNaughton-Cassill M.E. et al., 2002).
I campi di intervento del sostegno psicologico all’infertilità
In base alle diverse necessità, il percorso di supporto psicologico prevede un intervento eterogeneo mirato al singolo o alla coppia.
In quanto psicologa psicoterapeuta formata nel sostegno psicologico nell’infertilità, gli interventi che attuo, in base alla specificità del problema, sono:
- Il counseling psicologico nell’infertilità,
- Il supporto psicologico nell’infertilità o nella procreazione medica assistita (PMA)
- La psicoterapia nell’infertilità o nella PMA
La persona o la coppia possono richiedere un colloquio o direttamente un percorso in base alle proprie necessità, allo stesso tempo, come professionista appositamente formata posso consigliare, dopo un colloquio iniziale, i percorsi più indicati in base alle specifiche necessità.
Le peculiarità dei diversi percorsi psicologici
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Il Counseling psicologico nell’infertilità
Riguarda una serie (da uno a più incontri) di colloqui di comprensione delle realtà funzionali e disfunzionali per poter valutare in maniera più obiettiva e complessiva la situazione e le conseguenze psicologiche che stanno comportando per aiutare la persona ad orientarsi meglio e ad effettuare le proprie scelte.
Quando si effettuano i colloqui di counseling psicologico?
- Durante il percorso di procreazione medica assistita; si aiuta il singolo o la coppia a valutare le implicazioni di tale percorso e ad approfondirne le conseguenze, situazionali ed emotive, sia riguardo il percorso di PMA che circa l’esperienza di infertilità.
- Per decidere se intraprendere un percorso di procreazione medica assistita.
- Al di fuori di un percorso di procreazione medica assistita.
- Indipendentemente da un percorso di PMA.
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Il supporto psicologico all’infertilità o alla procreazione medica assistita
Riguarda una serie di colloqui di comprensione delle proprie risorse psicologiche e funzionali per poter migliorare il proprio benessere e avere un sostegno peculiare ai diversi stati emotivi di disagio e ai significati psicologici correlati.
Il supporto prevede colloqui mirati in base allo specifico momento dell’iter del percorso di PMA o del vissuto psicologico individuale o di coppia indipendentemente che si stia effettuando o meno un percorso di PMA.
Quando si effettuano i colloqui di supporto psicologico all’infertilità o alla procreazione medica assistita?
- Durante il percorso di procreazione medica assistita; avvalersi di un supporto psicologico, limitando lo così lo stress e lo stato emotivo di disagio (ansie, angoscie, sensi di colpa, disperazione, paura del fallimento, impotenza, ecc.), può migliorare il vissuto psicologico del percorso stesso; si aiuta il singolo o la coppia a comprendere appieno le implicazioni del percorso di PMA e dell’esperienza di infertilità e a fronteggiarne le conseguenze, situazionali ed emotive.
- Al di fuori di un percorso di procreazione medica assistita. Il supporto psicologico aiuta il singolo o la coppia a lenire il disagio emotivo e psicologico che scaturisce dall’esperienza di infertilità.
- Indipendentemente da un percorso di PMA.
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Percorsi psicoterapeutici per il sostegno all’infertilità
Il percorso psicoterapeutico per il sostegno all’infertilità si attua nei casi in cui la persona o la coppia necessiti di un percorso maggiormente strutturato che possa intervenire su diversi campi contemporaneamente, in modo più approfondito e terapeutico.
Perciò, non si aiuta soltanto la persona a comprendere determinate dinamiche disfunzionali o a fare le proprie scelte, ma anche a trovare attraverso le proprie risorse quelle risposte che ha dentro di sé, apprendendo anche come utilizzarle nel modo migliore.
Alcuni dei campi di intervento psicoterapeutico:
- Rinforzo emotivo, supporto per ripristinare il giusto equilibrio emozionale in un periodo in cui le emozioni negative prendono il sopravvento.
- Elaborazione e depotenziamento delle emozioni disfunzionali. Rabbia, tristezza, delusione, paura, senso di colpa, senso di impotenza, disperazione, vergogna sono solo alcune delle emozioni che si accentuano in questo periodo e che influiscono negativamente sullo stato psicologico della persona aumentando il livello tensionale e influiscono sull’approccio alle diverse situazioni.
- Potenziamento dell’autostima che, in vari casi, viene intaccata per motivi diversi; per esempio per la difficoltà di vedersi donna come le altre, perché ci si sente una persona con meno potenzialità, per il senso di fallimento.
- Lavoro sulle credenze disfunzionali, legati spesso alle aspettative di procreazione, alle rimuginazioni, alle esperienze non andate a buon fine.
- Lavoro sulla relazione di coppia, che a volte diviene più difficoltosa per le diverse esperienze e il differente approccio al problema; per esempio, quando un membro viene visto come la causa dell’infertilità di coppia, sia per cause accertate che solo per pura convinzione personale. Inoltre, si aiuta la coppia ad affrontare in modo più funzionale le conseguenze dell’infertilità trovando nuove risorse psichiche e relazionali.
- Lavoro sul bilanciamento della coppia, può succedere che un membro della coppia, generalmente l’uomo, ma non sempre, viva una sofferenza nascosta per evitare di incrementare il problema all’altro. In altri casi, può accadere che uno dei membri sia più in difficoltà e questa situazione si ripercuota negativamente sul rapporto di coppia.
- Lavoro sulla sessualità che in molti casi subisce delle influenze negative. Può succedere che, col tempo, i disagi emotivi e psicologici smorzino la passionalità e la complicità di coppia sotto le lenzuola. Inoltre, la sessualità può venir sempre più collegata con la ricerca della genitorialità, in questi casi il rapporto intimo non viene più così vissuto come momento erotico, o succede meno, oppure uno dei partner può provare la mancata percezione di sentirsi davvero amato.
- Gestione dello stress e dell’ansia prima e durante il percorso di procreazione medica assistita (PMA) o indipendentemente da esso (quando, per esempio, non lo si stia seguendo).
- Elaborazione del lutto, nei casi in cui ci siano stati dei fallimenti terapeutici e le precedenti esperienze di procreazione non siano andate a buon fine. L’ interruzione spontanea di gravidanza è un altro motivo per cui un percorso psicoterapeutico mirato aiuta notevolmente la persona a far fronte a questo vissuto di elevata sofferenza.
- Elaborazione e depotenziamento degli atteggiamenti disfunzionali e dei vissuti emotivi ad essi collegati. Un esempio è l’attaccamento invertito, cioè quando la persona che sta tentando da tempo di avere un figlio è, nel frattempo, assorbita in modo preponderante dal compito di prendersi cura del proprio genitore. Il lavoro psicoterapeutico aiuterà la persona, generalmente la donna, a riappropriarsi di un rapporto col genitore più equilibrato recuperando così armonia emotiva ed energie per il suo progetto di gravidanza.
- Supporto psicoterapeutico specifico in base all’iter del percorso di PMA.
Quando si effettua il percorso psicoterapeutico nell’infertilità o nella procreazione medica assistita?
- Durante il percorso di procreazione medica assistita; svolgere una psicoterapia mirata può migliorare la possibilità di successo del concepimento e della gravidanza.
- Prima di intraprendere un percorso di procreazione medica assistita.
- Al di fuori di un percorso di procreazione medica assistita.
- Indipendentemente dal fatto che si decida di sottoporsi o meno ad un percorso di PMA.
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Dott.ssa LAURA PEDRINELLI CARRARA
Psicologa, Psicoterapeuta, Ipnotista Ericksoniana
Formata nel supporto psicologico nell’infertilità e in sessuologia
Studio in Via Marche, 71 a Senigallia (An)
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