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Le ripercussioni psicologiche della menopausa (con audio dell’articolo)

Le ripercussioni psicologiche della menopausa (con audio dell'articolo)

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La menopausa è un avvenimento fisiologico della donna ed è rappresentata da cambiamenti ormonali importanti che determinano la perdita definitiva delle mestruazioni e, quindi, della fertilità, a causa della cessazione della produzione di ovuli.

Tali cambiamenti comportano, nella maggior parte dei casi, determinati sintomi fisici che, generalmente, possono riguardare:

  • vampate di calore
  • sbalzi di umore
  • sudorazione repentina
  • pancia gonfia
  • possibili palpitazioni cardiache a riposo
  • calo del desiderio sessuale
  • secchezza vaginale
  • diradamento e perdita dei capelli
  • sbalzi di pressione
  • diminuzione della densità ossea che fa aumentare il rischio di fratture e osteoporosi.

Solitamente l’età d’esordio riguarda il periodo che va dai 45 ai 55 anni, ma non pochi sono i casi in cui le donne vanno in menopausa in età più avanzate.

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Il vissuto psicologico della menopausa

Come per ogni reazione psicologica, nel vissuto psicologico che si prova per essere andate in menopausa molto incide la personalità e il modo col quale si focalizza l’avvenimento; in base a questo, ci potranno essere reazioni diverse.

  1. Menopausa come libertà: la donna vive la menopausa come la fine dalle mestruazioni con tutto ciò che ne consegue e cioè: maggior libertà di progettare le vacanze, di vivere la sessualità che non è più collegata al timore di rimanere in cinta e di lavorare senza i sintomi spiacevoli delle mestruazioni.
  2. Menopausa come attacco al femminile: in questo caso, il fatto di non essere più fertile, di vedere il proprio corpo cambiare, ha delle ripercussioni negative sul modo di percepire la propria immagine e la propria femminilità. Come se le donne ancora fertili fossero più femminili, più donne.
  3. Menopausa come svolta verso la vecchiaia: in alcuni casi, le trasformazioni che essa comporta vengono vissute come un non essere più giovani, un aver svoltato il giro di boa. In realtà è soltanto una sensazione, ma può diventare talmente forte da far declinare sempre più il desiderio sessuale e la cura della propria femminilità.
  4. Menopausa come normalità: non sempre la menopausa viene vissuta come un cambiamento importante, nel bene o nel male, ci sono donne che la vivono come una prassi, già messa in conto, e non si soffermano troppo a dare dei significati ai sintomi o alla loro corporeità.

Una distinzione importante va fatta con la menopausa indotta

La menopausa indotta è una menopausa creata in modo artificiale, quindi non è fisiologica; ciò può avvenire per motivi chirurgici (es. vengono tolte le ovaie) o terapeutici (es. chemioterapia o radioterapia che interessano le ovaie) o farmacologici (es. terapie oncologiche ormonali).

I sintomi fisici tendono a essere gli stessi della menopausa fisiologica, con la soggettività che contraddistingue sempre ogni persona.

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Per quanto riguarda le ripercussioni psicologiche, in vari casi sono fortemente influenzate soprattutto da alcuni fattori, che possono presentarsi individualmente o insieme.

  1. Dal motivo per cui si è andate in menopausa. Non essendo avvenuta per un cambiamento fisiologico.
  2. Dal vissuto psicologico di accettazione o meno del problema di salute per cui si è dovute andare in menopausa. Cambia il modo di confrontarsi con questo avvenimento se la causa che lo ha determinato è collegata ad una malattia importante e che può essere vissuta in modo molto negativo.
  3. A come si inquadra la menopausa stessa: se è vissuta come una situazione fisica irrilevante in confronto alla patologia che si sta affrontando oppure se rappresenta un’ennesima destrutturazione portata dalla malattia.
  4. L’età e il momento storico di vita: si potranno vivere in modo più o meno marcato i sintomi e le reazioni emotive ad essi collegate anche in base all’età in cui si perde la propria fertilità e si vivono i sintomi tipici della menopausa e anche in base al momento di vita della persona.
  5. La temporaneità o la continuità della menopausa: in alcuni casi la donna non potrà più tornare ad essere fertile, mentre in altri casi lo sarà soltanto per un periodo. In altri ancora, pur potendo tornare ad essere fertile, dal momento che smetterà la terapia saranno passati alcuni anni e sarà entrata in menopausa fisiologica.
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L’influenza del vissuto psicologico in menopausa

In base a come prendiamo psicologicamente questo avvenimento, potranno esserci ripercussioni diverse nella nostra quotidianità e nel nostro modo di confrontarci con noi stessi e con gli altri.

Se vivo la menopausa come una libertà o come una normalità, i sintomi che provo saranno facilmente superabili o più accettati. Mi armerò di ventaglio e mi vestirò “a cipolla” per superare al meglio sudorazioni e vampate di calore e mi darò da fare per muovermi maggiormente e tenermi sotto controllo in modo da tutelare al meglio la mia salute e la possibilità di osteoporosi.

Anche per quanto riguarda la sessualità, prenderò le prime difficoltà, date dalla secchezza vaginale e dalla diminuzione del desiderio, in modo meno opprimente parlandone col mio partner e consultandomi con il ginecologo per valutare i possibili rimedi.

Se invece vivo la menopausa come un attacco alla mia femminilità o come la fine della mia giovinezza, allora è possibile che farò maggior fatica ad accettarne la sintomatologia e questo potrà influire facendomela vivere in modo più intenso. Soprattutto per i cambiamenti di umore dovuti agli sbalzi ormonali, più sarò inquieta maggiore sarà la possibilità di provarli fortemente.

Allo stesso tempo, il rapporto col mio corpo varierà in modo negativo poiché mi confronterò con figure femminili inarrivabili, o con la mia stessa figura precedente, e ne uscirò probabilmente sconfitta. Ogni sintomo che vivrò sarà un mattone che mi allontanerà sempre di più dal vivere serenamente la mia età e dal convivere con la mia nuova corporeità.

Fra l’altro, non è detto che per forza si debba ingrassare e veder alterate le proprie forme di donna, in molti casi, se si fa attenzione alla propria linea e se si svolge attività fisica, si riesce a mantenere un buona fisicità, tanto da far invidia a ragazze di venti anni che non per questo hanno per forza un bel fisico.

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Dott.ssa LAURA PEDRINELLI CARRARA
Psicologa, Psicoterapeuta, Ipnotista Ericksoniana
formata in Sessuologia

Studio in Via Marche, 71 a Senigallia
Cell. 347/9471337
www.laurapedrinellicarrara.it

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