
L’esercizio di stimolazione del pensiero creativo è una attività sia per persone anziane, che vogliono sollecitare le loro abilità mentali, sia per persone che hanno avuto problematiche a livello cerebrale e devono stimolare l’attività cognitiva, sia per persone con un basso grado di demenza o con difficoltà lievi a livello intellettivo.
Questo esercizio è importante per stimolare le abilità cognitive in generale e soprattutto: il ragionamento, la memoria, il linguaggio, l’attenzione, la percezione tattile, la creatività.
STRUMENTI:
Non servono particolari strumenti, l’esercizio può essere svolto in forma orale.
Nel caso di utilizzo della scrittura serviranno: un foglio, una penna cancellabile o una matita con gomma e una lavagna o cartoncino/foglio da utilizzare come tale.
PROCEDIMENTO
STEP A
Informare il partecipante che l’attività riguarderà l’inventare parole magari anche simpatiche e divertenti.
Prendere un foglio/cartoncino/lavagna e mostrare come si può inventare una parola.
Per esempio:
Vogliamo chiamare diversamente il cane come possiamo chiamarlo? Alcune nuove parole potrebbero essere: Bau, Pelosone, Cucci cucci, Codazzo, Zamparello.
Vogliamo chiamare diversamente la macchina come possiamo chiamarla? Alcune nuove parole potrebbero essere: Saccona, Tarta, Scatolona, Ciotta, Fanala.
Le parole possono avere un riferimento diretto ma alterato come Bau o Zamparello per il cane oppure non avere niente a che vedere con l’oggetto o l’essere in questione come Tarta e Ciotta per la macchina.
STEP B
Stimolare la persona a inventare la prima parola, partendo magari dal dare un nuovo nome al gatto dato che si è fatto l’esempio del cane. Sarà per il soggetto molto più semplice perché avrà già dei riferimenti come Miao, Baffone, ecc.
STEP C
Far produrre almeno 5 nomi inventati e cercare di rendere divertente l’esercizio scherzandoci sopra.
Qualunque nome fornito dal partecipante andrà bene, se non è molto creativo si potrà stimolarlo a trovarne anche un altro magari più divertente.
Nel caso in cui non gli venga proprio alcun nome, provare a dargli qualche input come: come è fatto il gatto (per riprendere l’ultima indicazione data). Mi stai dicendo che ha quattro zampe, ha i peli, e i baffi. Perfetto, prova a trovare un nome con la parola baffo. Io dico baffutoso, tu cosa puoi inventare?
Se continua a non trovare un nome allora inventarne 3 e poi fargliene scegliere uno. Una volta scelto quel nome, per esempio fra Baffutoso, Baffi, Baffarotto, sceglie Baffi, allora chiedergli di aggiungere qualcosa a quel nome per renderlo più simpatico. Può dire Baffione, Baffiello, Baffitolo, e così via.
Sarebbe meglio che creasse lui l’ulteriore variazione, ma se ne sceglie una che gli è già stata proposta va bene lo stesso.
Con il ripetere l’esercizio per trovare altri nomi. Potrà succedere che alcune parti terminali, come ello, olo, oso) si ripeteranno e così potrà apprendere alcune possibilità di alterazione del nome e poi trovarlo da solo.
L’importante è che non scelga sempre lo steso modo di alterare il nome. In questo caso stimolarlo a inserire dei cambiamenti.
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Dott.ssa LAURA PEDRINELLI CARRARA
Psicologa, Psicoterapeuta
Studio in Via Marche, 71 a Senigallia (An)
Cell. 347/9471337
www.laurapedrinellicarrara.it