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La respirazione è un’attività fisiologica che facciamo spontaneamente e di continuo, che possiamo gestire e che è fondamentale per la nostra sopravvivenza. Essa serve per diverse funzioni vitali, fra queste l’invio di ossigeno ai nostri tessuti compresi quelli del nostro cervello.
Siccome l’atto di inspirare ed espirare è spontaneo, spesso sottostimiamo questa funzione fisiologica non rendendoci conto appieno della sua importanza e del fatto che, in molti casi, non l’attuiamo nel modo più congruo.
Di fatto, può succedere che:
- tendiamo a respirare con la parte alta dei polmoni,
- inspiriamo poca aria, possiamo trovarci a espirare molta meno aria di quella che facciamo entrare,
- possiamo avere dei momenti di apnea,
- possiamo non avere un respiro fluido perché l’aria, quando respiriamo in modo più profondo, si interrompe una o più volte durante il tragitto.
Perché è importante respirare bene?
Respirare bene è importante per vari motivi, fra cui:
- La piena ossigenazione dei nostri tessuti e del cervello. L’ossigeno incamerato dai polmoni viene portato dal sangue in tutto il nostro corpo, ed è utile per convertire il glucosio in energia che serva a rimuovere le tossine.
- La stimolazione del sistema linfatico.
- La gestione delle situazioni di dolore fisico e/o psicologico.
- Ottenere un buon rilassamento psicofisico e gestire lo stress, quando viene abbinata a tecniche di respirazione.
Come le emozioni influenzano il respiro?
Il respiro muta in base alle emozioni che stiamo provando perché è da esse influenzato. Vediamo di seguito alcuni esempi:
Respirazione e paura: quando ci spaventiamo tendiamo a immettere molta aria e a emetterne meno. Inoltre, tendiamo a respirare di più con la parte alta del torace, alzando così automaticamente le spalle, invece che a pieni polmoni.
Respirazione e ansia: anche l’ansia tende a romperci il respiro, facendoci incamerare aria continuamente e facendoci espirare poco. Ciò significa che non effettuiamo una respirazione completa, che i nostri polmoni non incamerano pienamente l’aria e che molta aria rimane ferma internamente.
Respirazione e serenità: l’emozione di serenità ci permette di mantenere regolare la nostra respirazione e di inspirare ed espirare in maniera più profonda.
Respirazione e rabbia: quando ci arrabbiamo, invece, tendiamo a incamerare molta aria in modo veloce e ad emettere aria in modo lento e a volte sibilante.
Perché ci sono persone che respirano male?
Perché determinati vissuti psicologici collegati a emozioni intense provate in modo prolungato o certe abitudini viziate possono aver innescato in maniera inconscia uno schema di respirazione alterato.
Se la nostra infanzia è stata vissuta provando continue emozioni di rabbia e impotenza la nostra respirazione si sarà impostata automaticamente a farci inspirare ed espirare in modo incongruo, teso e superficiale.
Allo stesso tempo, periodi di forte stress possono alterare il nostro ritmo respiratorio portandoci a respirare in modo ansioso e agitato, con momenti di apnea.
Se ad esempio, nella vita abbiamo vissuto diverse situazioni di paura e spavento, è probabile che col tempo si sia anche sviluppato inconsciamente un modo di respirare ansioso, teso e superficiale.
Anche problematiche posturali possono incidere sullo schema respiratorio, sia a livello cosciente che inconsapevole.
Le emozioni influenzano il respiro
Il modo di respirare influenza le emozioni
Un esercizio per migliorare la respirazione
Una volta impostato un certo schema respiratorio è difficile variarlo per sempre, soprattutto in persone adulte.
Però si può lavorare per:
- Ottenere momenti compensatori. Nel caso in cui tendiamo a respirare sempre con la parte alta del torace, darci del tempo ogni giorno, anche solo 10 minuti, per respirare in modo più appropriato può ridare all’organismo parte di quell’ossigeno mancante.
- Cambiare lo stato emotivo di base e quindi ottenere una respirazione più corretta e continuativa. Se, attraverso le respirazioni allento le tensioni, che mi rendono più superficiale e frenetico il respiro, automaticamente tenderò a respirare in modo più lento e profondo anche quando non faccio l’esercizio.
Esercizio di respirazione
- Trovare un luogo tranquillo, dove si è certi che per quei 10 minuti non si verrà distratti o interrotti.
- Spegnere il telefonino e altre fonti che possono attivarsi e disturbare. Per 10 minuti non cadrà il mondo se vi assentate!
- Sedetevi comodi, facendo in modo che la schiena non sia ricurva, ma eretta, che le gambe e le braccia non siano incrociate, che il collo non sia tropo piegato in avanti o in dietro (dovrebbe fare una lieve piegatura in avanti per permettere al respiro di muoversi più liberamente).
- Cercate di tenere i muscoli rilassati, non in tensione.
- Socchiudete gli occhi per potervi rilassare meglio durante la respirazione. Se questo vi comporta disagio lasciateli aperti, ma morbidi, non spalancati.
- Iniziate a inspirare in modo profondo, contate mentalmente e lentamente fino a 4 o a 6 secondi mantenendo la concentrazione sull’aria che sentite entrare dal naso fino ai poloni. Potete aiutarvi contando mentalmente e lentamente 1001 – 1002 – 1003 ecc. in questo modo, ogni conteggio comporta circa 1 secondo.
- Fate una sosta al respiro di circa 4-6 secondi.
- Espirate l’aria per circa 4-6 secondi in modo lento e profondo. Anche in questa fase, cercate di fare attenzione al respiro e a concentravi su di esso sentendo che dall’interno del corpo fuoriesce fino al naso.
- Fate una sosta al respiro di circa 4-6 secondi.
- Ricominciate a inspirare in modo profondo e lento per circa 4 o 6 secondi e andate avanti così per circa 10 minuti o fino a quando vi sentite di farlo.
L’ esercizio di respirazione descritto in questo articolo fa parte degli esercizi presenti nel libro, disponibile anche come Ebook, Quattro passi per volersi bene: tecniche per migliorare il proprio benessere psicologico di Laura Pedrinelli carrara – Streetlib
Note:
- Potete iniziare con 5 minuti e poi aumentare nelle volte seguenti. Ho dato un tempo standard di 10 minuti, ma potete prolungarlo; non vi farà altro che bene!
- La sosta nella respirazione è importante per evitare di incamerare troppo ossigeno e avere dei giramenti di testa. Se vi gira la testa fermatevi, significa che non siete abituati a tutto quell’ossigeno e che quindi ne avete davvero bisogno. Lasciate stare per quel giorno e riprendere il giorno dopo, magari abbreviando il tempo globale. Per esempio, se dopo quatto respirazioni sentite girare la testa, smettete subito e la volta successiva fatene soltanto tre, ma fatte bene. Andate avanti così per una settimana e poi passate a quattro e così via, di settimana in settimana.
- cercare di mantenere lo stesso tempo per ogni atto respiratorio, se sentite che il tempo di 4 secondi è quello al momento più consono per inspirare, utilizzare i 4 secondi anche per espirare in modo da cercare il più possibile di incamerare ed espellere la stessa quantità di aria.
Respirazione e rilassamento
Una buona respirazione ha effetti benefici sulle tensioni e porta a rilassarsi a livello mentale e fisico, cliccando potete scaricare gratuitamente un mio esercizio di rilassamento che è presente nell’area ESERCIZI nella parte alta della HOME e si avvale anche della respirazione.
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Dott.ssa LAURA PEDRINELLI CARRARA
Psicologa, Psicoterapeuta, Ipnotista Ericksoniana
formata in psicologia del Benessere e in Psicosomatica integrata
Studio in Via Marche, 71 a Senigallia (An)
Cell. 347/9471337
www.laurapedrinellicarrara.it
pedrinellicarraralaura@gmail.com